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COMUNICATO STAMPA

QUASIMODO A VIENNA


Nel 1959 fu Ungaretti a contendersi il Nobel con Quasimodo. Gli accademici di Svezia avrebbero volentieri dato un ex aequo ai due poeti italiani, ma poi prevalse la linea dell'allora segretario, permanente dell'Accademia, Anders Österling, esperto di letteratura italiana e fresco traduttore in svedese di Quasimodo, che vedeva nel poeta siciliano il paladino della rigenerazione e del riscatto della grande tradizione del genio poetico italiano, come č scritto persino nel verbale: Quasimodo veniva definito "il poeta italiano piů grande di questo secolo" e giudicato piů volte "monumentale". Č quanto ha rivelato Enrico Tiozzo, docente presso l?universitŕ di Göteborg, autore del ponderoso e documentatissimo volume "La letteratura e il premio Nobel" (Olschki), al convegno "Quasimodo Europeo", che si č tenuto ieri a Vienna, presso l'Istituto Italiano di Cultura, nell'ambito delle celebrazioni del cinquantenario dell?assegnazione del Premio Nobel a Salvatore Quasimodo. Le sorprendenti rivelazioni di Tiozzo non sono contenute nel suo libro, fresco di stampa, ma si trovano nei verbali ufficiali dell'Accademia che lo studioso č stato per primo autorizzato a consultare solo pochi giorni fa, allo scadere del cinquantesimo anno dei vincoli di segretezza. Al convegno viennese, oltre ad Enrico Tiozzo, hanno partecipato, Curzia Ferrari, autrice del bel volume "Dio del silenzio, apri la solitudine. La fede tormentata di Salvatore Quasimodo", il poeta ungherese Geza Szócs, Sylvia Schreiber, dell'Universitŕ di Vienna, che ha parlato della fortuna di Quasimodo nei Paesi di lingua tedesca, Sergio Mastroeni, Presidente del Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera, il giornalista della Radio Ungherese Béla Szomráky, che ha tracciato un sintetico itinerario sulla fortuna dell'opera di Quasimodo in Ungheria e László Cserép, Assessore alla Cultura del Comune di Balatonfüred, una cittadina sul lago Balaton, dove soggiornň Quasimodo e che ospita, ormai da 18 anni, il Premio internazionale di poesia che prende il nome dal grande poeta siciliano.
Ha concluso la manifestazione Alessandro Quasimodo, figlio del poeta, che ha letto alcune delle poesie quasimodiane piů famose.
Ha introdotto gli ospiti il direttore dell'Istituto, Arnaldo Dante Marianacci; S.E. l'Ambasciatore d'Italia, Massimo Spinetti, ha inaugurato una bella mostra fotografica e documentaria che raccoglie piů di cento fotografie e documenti, curata da Stanze di Luce e ospitata in quattro sale dell'Istituto. La mostra, dopo Vienna, sarŕ ospitata a partire dall'8 giugno, dall'Istituto di Stoccolma, dal 5 settembre da Balatonfüred, dal 22 ottobre dall'Istituto Italiano di Cultura di Mosca, e dai primi di novembre dalla provincia di Messina e dal parco letterario di Roccalumera.


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